Roma Napoli Rio Un filo conduttore tra l'Italia ed il Brasile all'insegna della musica di qualità e dedicato all'Amazzonia ed alla sua (quindi anche nostra) tragedia dal 02/05/2010 al 31/05/2010 Roma (RM) |
ASS. CULT. BEBA DO SAMBA presenta ROMA NAPOLI RIO – IV EDIZIONE “dedicato all'Amazzonia” DAL 5 AL 30 MAGGIO 2010 IL FESTIVAL A Napoli come a Rio, il centro e le periferie della città brulicano di storie universali, di bambini, musiche e colori, di simboli sincretici e rituali eterni. Come venti di risacca, libecciate nei porti sospesi. Dice J. Amado “il popolo è più forte della miseria... Fa le sue feste, danza le sue danze, canta le sue canzoni, fa echeggiare le sue belle risate, mai vinto... Feste per le strade, nelle chiese, ai candomblé. Conservano, tutte, il nostro marchio originale che è quello della commistione delle razze, della nostra civiltà meticcia”. Popoli estremamente vitali che esprimono la propria spietata e sublime bellezza nella musica, linguaggio universale della parola cantata, del suono della natura; un mistero racchiuso nel fiato, nel respiro di un popolo. E infine Roma, quartiere San Lorenzo, anima popolare e creativa della capitale: il sogno di un piccolo club di musica e cultura, il "Beba do Samba", proteso da anni in questa direzione: porsi come centro di raccolta e diffusione del flusso sonoro, dell'ibridazione musicale ed artistica, che unisce Napoli a Rio, la Bossa alla Musica Napoletana, i ritmi latini all'improvvisazione jazz. ASS. CULT. BEBA DO SAMBA presenta ROMA NAPOLI RIO – IV EDIZIONE “dedicato all'Amazzonia” DAL 5 AL 30 MAGGIO 2010 Venerdì 21 Maggio 2010 Per il Festival ROMA NAPOLI RIO oggi in concerto Marcio Rangel (chitarra) & Gaetano Partipilo (sax) Marcio Rangel: Nato a Mossorò, Brasile 07/ 11/74 inizia a suonare la chitarra a 16 anni come autodidatta, e prosegue poi studiando nel conservatorio statale D'Alva Stella dove si diploma brillantemente nel 1998. A 16 anni forma i primi gruppi, suonando, con diversi artisti brasiliani, ed inizia ad esibirsi in varie rassegne musicali e festival.Tecnicamente autodidatta e mancino naturale Inizia ad esplorare e ad approfondire la sua interiore musicalità e allo sviluppo particolare della sua tecnica, raggiunta con lo studio personale, adattando una chitarra destra capovolta, suonata da un mancino. La caratteristica di questa tecnica consiste nel suonare i bassi con l'anulare e mignolo, e la melodia con pollice, indice e medio, dando cosi una sonorità più potente nei bassi e vellutata nelle note acute, sviluppando inoltre, digitazioni di accordi nuovi creando" un suono estremamente personale e unico.La sua creatività e sensibilità unite alle straordinarie doti compositive crea così una sintesi unica di influenze di varie scuole musicali unite a una profonda conoscenza delle matrici espressive della cultura e della tradizione musicale afro brasiliana, dando anima e corpo al suo percorso musicale. Svolge un’intensa attività concertistica che lo porta ad essere “ambasciatore” della propria cultura, e della sua personale tecnica in diverse rassegne e Festival nazionali ed internazionali. Gaetano Partipilo: Nasce nel 1974 a Cassano delle Murge, nella provincia barese. Figlio d'arte, inizia a maneggiare il suo primo sassofono all'età di otto anni suonando nella banda del suo paese. A quindici anni si iscrive alla classe di sassofono del conservatorio di musica "Nicola Piccinni" di Bari dove, nel 1997, conseguirà il diploma. Più il tempo passa e più si sente un musicista di jazz trovando nell'improvvisazione una libertà di comunicazione che non riscontra in altri generi musicali. Sempre alla ricerca di uno stile, nonché di una sonorità personale, inizia una serie di esperienze di rilievo: suona infatti con la Jazz Studio Orchestra ospitando tra gli altri Mark Murphy, Tony Scott, Enrico Rava e Rossana Casale. Tra il 1996 ed il 1997 frequenta i corsi C.E.E. di alta qualificazione professionale tenuti a Siena dove studia con Mario Raja, Furio Di Castri, Ettore Fioravanti. Nel 1997 è con la Dolmen Orchestra dove gli ospiti, in sala d'incisione e in concerto, sono John Surman, Louis Sclavis e Michel Godard. Significativa, sia dal lato artistico che professionale, è stata la collaborazione con Greg Osby (ospite del gruppo Jazz Convention) nel novembre del 1997. Nell'estate del 1998 frequenta i seminari estivi di Siena Jazz studiando con Gianluigi Trovesi e Paolo Fresu. Gli viene assegnata la borsa di studio per rappresentare l'Associazione Siena Jazz e l'Italia al meeting internazionale 1999 della I.A.S.J. (International Association of Schools of Jazz), dove ha la possibilità di confrontarsi non solo con dei giovani musicisti provenienti dalle più differenti tradizioni artistico-culturali, ma anche con artisti di fama internazionale: David Liebman, Randall Conners, Ronan Guilfoyle, Greg Badolato, ed altri ancora. Nel Maggio 1999 partecipa con il Dear Jazz Quintet, per Raiuno al 1° Concorso internazionale "W il Jazz" classificandosi al secondo posto. Nella seconda metà del 1999 vive l'esperienza americana incontrando più volte, a New York, alcuni tra i musicisti più significativi del panorama jazzistico contemporaneo come Jason Moran, Tarus Mateen, Nasheet Waits e, ancora, Greg Osby. Tornato in Italia costituisce il gruppo "Urban Society", una formazione a numero variabile, e sperimenta nuove concezioni ritmico-melodiche nell'esecuzione di brani originali. A Bari, nell'Agosto 2000, è co-realizzatore della tre giorni di jam-session "All that jazz" in cui si sono avvicendati Jesse Davis, Mike Melillo, Billy Cobham e una quarantina di musicisti pugliesi. Tra 2001 ed il 2002 ha di nuovo modo di incontrare ancora il già citato David Liebman (con il quale collabora tutt'ora), Giacomo Aula, John Schroder e Peter Klinke per il progetto Berlin Experience. Con due album pubblicati a suo nome (“URBAN SOCIETY”, con il neworkese Nasheet Waits ed il giapponese ‘Az'shi’ Osada; "Basic", con Massimo Greco e Gianluca Petrella, entrambi per Soul Note), Partipilo dal 2003 suona nei più importanti festival italiani, incidendo anche al Clusone Jazz Festival del 2004. Lo stesso anno e nel successivo si classifica rispettivamente al 2° e 3° posto come miglior nuovo talento nazionale nel referendum della critica indetto dalla rivista "Musica Jazz". |